I Quattro Incommensurabili (Tib: tshad-med bzhi, Skt. Apramana, Pali: appamanna) sono:
- Amore incommensurabile (Tib: byams-pa, Skt: maitri, Pali: metta)
- Compassione Incommensurabile (Tib: snying-rje, Skt: karuna, Pali: karuna)
- Gioia Incommensurabile (Tib: dga’-ba, Skt: mudita, Pali: mudita)
- Imparzialità Incommensurabile (Tib: btang-snyoms, Skt: upeksha, Pali: upekkha)
I Quattro Incommensurabili come tradizionale preghiera del Buddhismo Tibetano:
- Possano tutti gli esseri senzienti ottenere la felicità e la sua causa
- Possano tutti gli esseri essere liberi dalla sofferenza e la sua causa
- Possano tutti gli esseri non essere mai separati dalla beatitudine priva di sofferenza
- Possano tutti gli esseri dimorare nell’imparzialità, liberi da attaccamento verso gli uni e avversione verso gli altri.
C’era un famoso maestro tibetano di Dzogchen del XIII secolo, di nome Longchenpa, il quale insegnò che l’intera condotta di un bodhisattva poteva essere riassunta sotto due aspetti:
- La bodhicitta di aspirazione
- La bodhicitta di impegno
Longchenpa continuò a spiegare che la bodhicitta di aspirazione è proprio radicata nei Quattro Incommensurabili:
- Incommensurabile Amore
- Incommensurabile Compassione
- Incommensurabile Gioia
- Incommensurabile Equanimità
Poiché gli esseri senzienti sono illimitati come lo spazio, la nostra pratica di queste quattro virtù dev’essere altrettanto illimitata, incommensurabile, appunto. Possiamo iniziare a sviluppare questi nel nostro cuore cantando preghiere tipo:
“Possano tutti gli esseri senzienti essere felici, possano le cause della loro sofferenze essere rimosse, possano sempre essere pieni di gioia e possano sempre restare in uno stato di imparzialità”.
La bodhicitta di aspirazione è prevalentemente applicata ai livelli di mente e parola.
Mediante la pratica, essa diventa la causa della bodhicitta di impegno. Una volta completato ciò, possiamo compiere azioni con la confidenza che sorge dalla nostra intenzione di beneficiare gli altri.
Il primo dei Quattro Incommensurabili è amore-gentilezza. Attualmente il nostro amore-gentilezza è molto parziale in quanto amiamo solo noi stessi e i nostri amici stretti, la famiglia e parenti. L’amore è qualcosa che possiamo sperimentare facilmente per cui, attraverso la pratica può diventare profondo e vasto.
Buddha Shakyamuni insegnò che ci sono mille-e-un buddha che verranno nel nostro mondo durante questo eone superiore. Fra loro, già tre buddha si manifestarono, Shakyamuni è il quarto.
Il prossimo, il quinto buddha si chiama Maitreya in sanscrito che significa “amore-gentilezza”.
Buddha Shakyamuni parlava molto di questo futuro buddha nel Maitreya Sutra, un Sutra Mahayana. Insegnò che Maitreya avrebbe realizzato la buddhità solo mediante la pratica di amore-gentilezza.
Se ami veramente, senti rispetto per la persona o gli esseri quali oggetti del tuo amore. Quest’attitudine di amore-gentilezza si espande e si incrementa vedendo e apprezzando le loro buone qualità. Il vero amore è radicato nella pura percezione e un’attitudine piena di rispetto verso te stesso e gli altri.
Se decidi per te di essere amorevole puoi facilmente sviluppare gli altri incommensurabili: compassione, gioia e imparzialità.
È perciò importante conoscere il valore dell’amore prima di iniziare le altre pratiche.
I benefici dell’amore sono molto potenti e speciali. Non appena generi un’attitudine di amore-gentilezza comincerai a sentirti calmo e pacifico e condividerai con naturalezza questa sensazione con gli altri. Tutta la tua sfera percettiva cambierà in qualcosa di molto bello.
Se stai irraggiando vero amore, da quel momento tutti diventano tuoi amici. Sarai capace di vedere come sono simpatici tutti e loro vedranno come anche tu sei speciale. Un altro potere dell’amore-gentilezza si trova nell’abilità di superare seri ostacoli. Quando Buddha Shakyamuni sedette sotto l’albero di Bodhi prima dell’illuminazione, centinaia di demoni lo stavano attaccando ma lui riuscì a conquistare tutti non arrabbiandosi. Mediante la semplice meditazione su amore-gentilezza, riuscì a trasformare ogni singolo demone in un ornamento della sua illuminazione.
Essere aperti ai valori di amore-gentilezza puoi facilmente sviluppare l’attitudine della compassione in quanto la sua natura è il desiderio di liberare tutti gli esseri dalla sofferenza.
L’amore ti spinge all’offrire qualche aiuto agli altri per superare le difficoltà e liberarli dalla miseria.
Ciò indebolisce il meccanismo dell’attaccamento all’ego affinché la tua vera natura possa emergere e raggiungere tutti gli esseri senzienti condividendo quest’attitudine del buon cuore con tutti. Naturalmente, puoi sentire la compassione anche per te stesso ma in generale la compassione viene praticata in relazione agli altri. La compassione aiuta a generare un’apertura o fessura nelle abitudini e indebolisce l’attaccamento all’ego.
Hai tutti I buoni motivi per sentire compassione per gli altri in quanto ogni singolo essere sta soffrendo. Nonostante le loro intenzioni siano simili alle tue – voler essere felici e pacifici – le aspirazioni e ciò che succede in realtà sono distanti. Vorremmo essere felici ma spesso, se non in continuazione dobbiamo affrontare tante difficoltà, sventure e avversità.
Gli esseri senzienti di solito agiscono con buone intenzioni. Perfino in attività triviali cerchiamo di ottenere gioia, pace e libertà per noi stessi, sia direttamente, sia indirettamente. Gli animali lo fanno allo stesso modo. Correndo, volando, scavando e muovendosi, giorno e notte, la loro meta ultima è ottenere un po’ di confort secondo la loro comprensione.
In questo senso, la meta comune per tutti gli esseri senzienti è la stessa. Abbiamo desideri e obiettivi simili tuttavia non riusciamo ad ottenere ciò che desideriamo per tutto il tempo. Perché no?
L’ostacolo maggiore è l’ignoranza.
Abbiamo già i Quattro Incommensurabili nel nostro stato naturale della mente perciò la vera e propria pratica è progressivamente chiarirli e svelarli. Per fare ciò ci dobbiamo purificare dell’attaccamento all’ego, l’afferrarsi e attaccarsi alla conoscenza ed esperienza dualistica. Queste attività oscurano la nostra primordiale natura e mettono severi limitazioni a questi quattro preziosi poteri.
Come ho già indicato più volte, tutti gli esseri godono in una certa misura di amore, compassione, gioia e imparzialità. Non sono qualità che semplicemente non abbiamo oppure non abbiamo mai sperimentate. Non sono oltre le nostre possibilità in nessun modo, come qualcosa da scoprire fuori nello spazio.
Il Buddha e Shantideva entrambi spiegano che questi quattro qualità sono inerenti al nostro essere
Se praticati in modo consistente, amore, compassione, gioia e imparzialità ci conducono alla buddhità. Anche solo incominciando per la prima volta, inizierai a risvegliarti alle inconcepibili qualità della mente di buddha. Ognuno di noi ha l’opportunità di crescere lungo questo sentiero e realizzare la natura del buddha. Questa meravigliosa Verità è il supremo potenziale che dobbiamo sviluppare.
In tanti chiedono perché ci siano così grandi benefici in relazione alla pratica della bodhicitta. Per rispondere Buddha Shakyamuni menzionò quattro ragioni:
Prima di tutto, se cresci in questa maniera lo stai facendo non solo per una o due persone. Stai sviluppando amore e compassione per tutti gli esseri. Perciò c’è una causa molto grande per un’espansione infinita del merito. Questa pratica porta vera gioia e felicità a tutti gli esseri senzienti direttamente o indirettamente, diventa perciò una grande fonte di energia spirituale e abilità miracolose. Questa è la prima ragione per l’incommensurabile potere della pratica di bodhicitta: l’infinità dell’oggetto – tutti gli esseri senzienti.
La seconda ragione, considerando l’esperienza di tutti gli esseri senzienti senti dal profondo del tuo cuore che vorresti eliminare la loro miseria. In quanto non stai pensando alla miseria di solo uno o due amici, ma stai aspirando a eliminare la sofferenza di tutti gli esseri il potere di questa aspirazione s’espande senza limiti, questo è l’incommensurabile potere sorgendo dall’aspirazione di alleviare tutta la loro sofferenza.
La terza ragione è in riferimento al fatto di voler stabilire loro nell’incessante felicità e gioia dell’illuminazione.
Questo è il potere del dare, la grande aspirazione di condividere la felicità con tutti gli esseri.
La quarta ragione è associata all’instancabile perseveranza. Come abbiamo già detto tante volte, l’impresa del bodhisattva non è solo per uno o due giorni. L’impegno persevera fino a quando ogni singolo essere senziente è completamente libero dalla sofferenza e realizza la completa illuminazione.
Sulla base di questi quattro grandi fattori, i bodhisattva accumulano il grande potere di eliminare le difficoltà e oscurazioni di se stessi e gli altri.
Le parole di Buddha Shakyamuni dal Metta Sutta:
Questo dovrebbe fare chi pratica il bene
e conosce il sentiero della pace:
essere abile e retto,
chiaro nel parlare,
gentile e non vanitoso,
contento e facilmente appagato;non oppresso da impegni e di modi frugali,
calmo e discreto, non altero o esigente;
incapace di fare
ciò che il saggio poi disapprova.Che tutti gli esseri
vivano felici e sicuri:
tutti, chiunque essi siano,
deboli o forti,
grandi o possenti,
alti, medi o bassi,
visibili e non visibili,
vicini e lontani,
nati o non nati.Che tutti gli esseri vivano felici!
Che nessuno inganni l’altro,
né lo disprezzi
né, con odio o ira,
desideri il suo male:Come una madre
protegge con la sua vita
suo figlio, il suo unico figlio
così, con cuore aperto,
si abbia cura di ogni essere,
irradiando amore
sull’universo intero;
in alto verso il cielo,
in basso verso gli abissi,
in ogni luogo, senza limitazioni,
liberi da odio e rancore. Fermi o camminando,
seduti o distesi,
esenti da torpore,
sostenendo la pratica di Metta;
questa è la sublime dimora.Il puro di cuore,
non legato ad opinioni,
dotato di chiara visione,
liberato da brame sensuali,
non tornerà a nascere in questo mondo.
Estratto da “Door to Inconceivable Wisdom e Compassion” di Khenchen Palden Sherab Rinpoce e Khenpo Tsewang Dongyal Rinpoce. Padmasambhava Buddhist Center