Sua Santità il XIV Dalai Lama

Sua Santità Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama del Tibet, nasce a Takster il 6 luglio 1935. Riconosciuto come l’autentica reincarnazione del XIII Dalai Lama, nel 1939 si trasferisce insieme alla sua famiglia a Lhasa, dove viene formalmente insediato nel 1940. Nel 1959, a causa della violenta repressione cinese, è costretto a rifugiarsi in India, stabilendosi ufficialmente a Dharamsala l’anno seguente. Nel corso degli anni riceve innumerevoli riconoscimenti internazionali per il suo impegno umanitario e politico, il più importante dei quali è il Premio Nobel per la Pace, riconosciutogli nel 1989. È inoltre autore di decine di libri, tradotti in numerose lingue.

La tradizione del Nālandā

Le radici del Buddhismo tibetano vanno fatte risalire ai maestri del Nālandā, la grande università monastica che — insieme a molte altre — fu fondata in India nel periodo di massima espansione del Mahāyāna. In queste università monastiche studiarono brillanti eruditi e praticanti di tutte le scuole filosofiche. Anche se Nāgārjuna e il suo studente Āryadeva vissero […]

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Realtà e percezione

Prendiamo in considerazione il modo di esistere dei fenomeni e come noi li percepiamo. Sovente quella che chiamiamo realtà oggettiva e la nostra percezione sono discordanti. La realtà appare spesso in modo erroneo, cosa che è constatabile anche nell’esperienza quotidiana. Osservando un animale, ad esempio, possiamo notare come le sue percezioni siano spesso incongruenti con

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Rinuncia e coraggio

Molte persone considerano la rinuncia come qualcosa di vagamente di masochistico, come se significasse dover fare a meno di tutti i piaceri e alle comodità della vita. Ecco perché dobbiamo comprendere correttamente che cosa intendiamo con rinuncia nel contesto buddhista.  La rinuncia ha due aspetti. Il primo è una forte determinazione a liberarci definitivamente sia

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Come e perché affidarsi a un Maestro

Alcuni traducono l’espressione bshes gnyen bsten pa con “devozione al guru”, ma questa espressione può essere fuorviante, può evocare l’idea di abbandonarsi in modo acritico a un’autorità sacra, il che non è certamente il significato autentico. Bshes gnyen significa “amico spirituale” o mentore spirituale. Bsten pa significa “fare affidamento” o “dipendere da”. Pertanto, affinché la

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I nostri nemici? La rabbia e l’odio

La prima strofa del capitolo “Pazienza” di Shantideva, nella sua Guida allo stile di vita del Bodhisattva, recita: Qualsiasi azione benefica, come venerare i Buddha e [praticare] la generosità, accumulata nel corso di mille eoni, sarà completamente distrutta da un solo momento di rabbia. L’implicazione di questa prima strofa è che, affinché il praticante possa

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Samsara, nirvana, natura di buddha

Samsara, nirvana, natura di buddha – Comprendere il potenziale della mente umana

Sua Santità il XIV Dalai Lama, Venerabile Thubten Chodron
Samsara, nirvana, natura di buddha
Comprendere il potenziale della mente umana
Collana Saggezza e compassione, vol. 3

Traduzione di Carolina Lami
Edizione: brossura, 492 pp.
ISBN 979-12-80233-27-1

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Come studiare il Dharma

Pubblichiamo un’anticipazione tratta dal terzo volume della collana “Saggezza e compassione” di Sua Santità il XIV Dalai Lama intitolato Samsara, Nirvana e natura di Buddha. Il libro sarò disponibile entro ottobre. Come per qualsiasi attività, l’atteggiamento e la motivazione con cui studiamo e pratichiamo il Buddhadharma determinano il valore delle nostre azioni. Tenere a mente

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Come si raggiunge il calmo dimorare (seconda parte)

Tratto da “The Great Exposition of Secret Mantra”, vol. 3, Tsongkhapa, Snow Lion, 2017 Ciò che interferisce con la stabilità dell’oggetto di osservazione ed è causa di precarietà è l’eccitazione, che comprende il disperdersi della mente su un oggetto diverso da quello di meditazione. Per fermarla, si ritira la propria mente fortemente al proprio interno

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