Usare la scrittura come pratica meditativa

Usare la scrittura come pratica meditativa

La scrittura può essere un efficace e potente strumento di meditazione che può aiutarci ad attivare le nostre menti, integrando la nostra mente creativa con quella meditativa.

L’uso della scrittura come pratica meditativa può essere impiegato quale processo d’indagine per aiutarci a seguire i nostri progressi quando abbiamo bisogno di lasciare andare i nostri attaccamenti e le nostre tendenze abituali, così come affinare la nostra capacità di essere veramente presenti nei nostri momenti di riflessione.

Dedicare solo 20 minuti al giorno alla scrittura può essere di grande beneficio come esercizio meditativo. Quando s’impiega la scrittura come pratica meditativa, vi sono diversi passaggi che è possibile seguire in modo da assicurarsi che l’intero processo abbia successo e sia soddisfacente.

Sia la tua Vita ad alimentare la tua scrittura

È necessario che tu abbia della sostanza da scrivere, prima di mettere qualcosa per iscritto. La sostanza è ciò dalla quale estrarrai il tuo contenuto, e questa sostanza è la vita. Fa’ che sia la tua vita ad alimentare il tuo scritto. Ed è anche necessario che quando scrivi, tu noti e presti attenzione a ogni cosa che hai intorno nella tua vita. Quest’attenzione, prestata alla tua vita e agli accadimenti esterni, ti darà il combustibile che motiverà il tuo scrivere.

Non è necessario che sia uno scritto elaborato e di livello giornalistico.

Può riguardare l’ultima volta che hai fatto una certa cosa, o l’ultima volta che sei andato da qualche parte, un posto indimenticabile dove ti sei recato o anche un’esperienza intima memorabile avuta nel passato.

Una volta che inizi a prestare attenzione all’esterno, riuscirai a notare tante cose che accenderanno la tua creatività e saranno materiale per il tuo scritto. Puoi iniziare descrivendo il colore del tuo frigo, e da qui trovarti a scrivere circa le tue abitudini alimentari e terminare scrivendo riguardo il tuo primo fidanzato o le tue esperienze alle superiori.

Preferisci carta e penna alla tastiera

Scrivere con carta e penna tende a connettere efficacemente il proprio cuore con la mente, rendendo il processo di scrittura più intimo e personale. Va bene usare il computer, ma con carta e penna lo scrittore dispone in più di una connessione e sensazione fisica. Il corpo trova una connessione con la mente nello scrivere con carta e penna piuttosto che tramite tastiera. Quando la mano sta scrivendo si ricava una sensazione potente di collegamento con le parole reali su carta, sensazione che offre una migliore tranquillità meditativa rispetto alla battitura.

Scrivere a penna (o penna d’oca) può essere molto stimolante come metodo di meditazione.

È preferibile una scrittura continua piuttosto che di tipo redazionale

Quando è tempo di scrivere, assicurati di trovarti in un luogo dove non sarai interrotto o distratto e dove tu possa scrivere in modo continuo per un certo periodo di tempo. Serviti in questa tua attività di un’indicazione del tempo trascorso, poiché questo ti permetterà di rimanere concentrato nel processo di scrittura. Non fermarti a riflettere su quanto stai scrivendo, né a provare a verificarne il senso. Continua a scrivere fino a quando avrai esaurito le cose da dire. Scrivi veloce, senza indugiare a pensare alla qualità del tuo lavoro o al contesto delle tue parole.

Assicurati che la tua mente sia rilassata in modo che possa avere accesso ai contenuti dei tuoi pensieri discorsivi e lascia che le parole ti sorprendano. Per la maggior parte del tempo, quando cominci a scrivere riguardo un argomento, ti troverai inevitabilmente a scrivere di qualcos’altro. I tuoi primi pensieri e parole potrebbero impantanarsi per opera di emozioni ed ego.

È importante far uscire queste parole per prime, per poi far emergere gradualmente la verità senza temere limitazioni. Quando inizi a scrivere, non avere aspettative sulla qualità del tuo lavoro. L’intenzione dello scrivere come meditazione è quella di mettere in parole le tue emozioni, per cui è importante ricordarsi che non stai scrivendo un libro o un articolo, ma che stai esprimendo te stesso. Concediti tempo affinché il tuo sé più profondo possa esprimersi ed essere descritto naturalmente senza vincoli di qualità dello scritto e limitazioni di tempo.

Dopo ogni sessione di scrittura, leggi ad alta voce ciò che hai scritto

Potrebbe suonare fastidioso, ma leggere le parole ad alta voce dà loro vita e funziona bene. Leggere le parole a alta voce ti tocca in una maniera unica e rende il processo di scrittura più terapeutico. Questa lettura non dovrebbe comprendere l’inserimento di modifiche: correggere renderebbe questa attività più simile alla correzione bozze, diminuendo quindi le sue qualità meditative.

La lettura può essere fatta in solitudine o insieme a un’altra persona disponibile a condividerla con te. Questa è un’attività delicata che necessita che non vi sia nessuno a giudicarti, quindi è importante assicurarsi che l’altra persona sia intenzionata a comprendere come intendi usare la scrittura come pratica meditativa.

Scrivere può essere uno strumento potente e altrettanto efficace quanto un soddisfacente esercizio di meditazione. Attraverso la scrittura possiamo esplorare noi stessi e i nostri pensieri, senza preoccuparci che altre persone intrudano nei nostri pensieri privati. Può essere un buon modo per applicarci bene in ciò che stiamo pensando e nelle emozioni presenti nel nostro subconscio. Scrivere può costituire un’attività meditativa propria oppure essere una pratica aggiuntiva per coloro che stanno già adottando altre forme di meditazione.


Paul Bates è uno scrittore che collabora con i siti web di aiuto alla scrittura SolidEssay.com e ConfidentWriters.com, dove tratta argomenti riguardanti l’istruzione, la salute e il business.
Paul è anche redattore part-time di Beestudent.com.

Questo articolo è stato pubblicato su Buddha Weekly.

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