Affidarsi a Tara

Affidarsi a Tara

Ci sono molti ostacoli interiori allo sviluppo della nostra mente e questi ostacoli interiori creano molti ostacoli esterni. Perciò, per il successo della vostra pratica di Dharma e per la realizzazione del sentiero graduale verso l’illuminazione, dovete affidarvi a una divinità speciale, o buddha, come Tara. Tutte le azioni dei buddha si sono manifestate in questo aspetto femminile di buddha, Tara la Liberatrice, per aiutare gli esseri senzienti a raggiungere con successo la felicità temporale e ultima.

Molti yogi indiani si sono affidati a Tara. Prendendo rifugio in Tara, hanno completato il sentiero e compiuto grandi opere a beneficio degli insegnamenti e degli esseri senzienti, guidando un numero incalcolabile di persone sul sentiero della felicità temporale e ultima. Il grande pandita Lama Atisha, ad esempio, completò l’intero sentiero graduale verso l’illuminazione affidandosi a Tara.

Lama Atisha fu invitato dal re del Tibet, Yeshe O, a ristabilire e diffondere il Buddhadharma nel Paese delle Nevi. Scrisse il testo la Lampada per il sentiero per l’illuminazione a cui dobbiamo l’espressione “sentiero graduale per l’illuminazione”. Studiando, riflettendo e meditando sulla Lampada, molte persone hanno raggiunto l’illuminazione.

Ancora oggi il testo di Lama Atisha sta apportando vasti benefici persino in Occidente. La luce di questo insegnamento di lamrim ha dissipato tanta ignoranza, anche nella mente di molte migliaia di persone che vivono in Occidente. Poiché la Lampada integra tutti gli insegnamenti del Buddha in una pratica passo dopo passo con cui chiunque può raggiungere l’illuminazione, molti praticanti continuano ad utilizzarla per addestrare la propria mente.

Anche se Lama Atisha è morto secoli fa in Tibet, ci sta ancora aiutando dandoci l’opportunità di comprendere gli insegnamenti del sentiero graduale verso l’illuminazione. Comprendere e praticare questo sentiero ci dà fiducia e molta felicità. Se scopriamo qual è la causa della felicità, abbiamo l’opportunità di ottenerla. Queste sono le azioni di Lama Atisha a beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Lama Atisha è stato in grado di offrire questi vasti benefici agli esseri senzienti e agli insegnamenti grazie a Tara. Durante la sua vita, Tara gli ha sempre dato consigli. Ogni volta che Atisha doveva decidere che cosa fosse meglio fare per gli esseri senzienti – come ad esempio andare in Tibet – chiedeva sempre aiuto a Tara e poi seguiva le sue istruzioni. E lo stesso fanno ancora oggi gli yogi tibetani che stanno realizzando il sentiero graduale verso l’illuminazione.

I benefici della pratica di Tara

Tara è in grado di garantire il successo nell’ottenere la felicità ultima dell’illuminazione. Ci permette di accumulare molti meriti, o cause di felicità, di evitare una rinascita inferiore nella prossima vita. Grazie a lei riceviamo ricevi l’iniziazione da milioni di buddha e raggiungeremo l’illuminazione. Ma la pratica di Tara ha molti altri benefici. Recitare la preghiera alle Ventuno Tara con devozione, all’alba o al tramonto, oppure ricordare Tara, cantare le lodi e i mantra a qualsiasi ora del giorno o della notte, ci protegge dalla paura e dai pericoli e realizza tutti i nostri desideri. Se preghiamo Tara, ci concederà velocementeil suo aiuto.

La pratica di Tara – il suo mantra o la preghiera alle Ventuno Tara – offre anche molti benefici temporali. Tara può risolvere molti problemi quotidiani: liberarci da una morte prematura; aiutarci a guarire da una malattia; portarci successo negli affari; aiutarci a trovare un lavoro o ricchezza. Se avete un problema davvero grave, come una malattia che minaccia la vostra vita, affidandovi a Tara sarete liberati da quel problema e guarirete. Se avete ingerito del veleno, grazie a Tara non vi farà del male. Recitando le preghiere e i mantra di Tara, le coppie che hanno difficoltà ad avere un figlio potrebbero avere un bambino. Sono esperienze molto comuni. Grazie alla pratica di Tara, potete ottenere la felicità che desideri in questa vita.

Se recitate la preghiera alle Ventuno Tara una volta ogni sera, è impossibile – ci metto la firma! – che moriate fame. Praticando Tara molto spesso praticanti laici, monaci e monache con difficoltà economiche hanno alleviato i loro problemi. Nella mia esperienza personale, ho visto molti casi di persone che hanno pregato e preso rifugio in Tara e si sono salvate dal pericolo di una morte prematura a causa di una malattia senza prendere medicine.

Il significato di Tara

Il mantra di Tara è OM TARE TUTTARE TURE SVAHA. 

Per spiegare il significato di TARE TUTTARE TURE: TARE significa liberarsi dal samsara. Per samsara si intendono questi aggregati: l’aggregato della forma, ovvero del corpo fisico, delle sensazioni, del riconoscimento, delle formazioni karmiche e della coscienza. Questi aggregati, sui quali è etichettato l’Io, sono causati dal seme contaminato del karma e delle afflizioni mentali. Sotto il loro controllo, l’aggregato della coscienza della vita passata è tornato in questa vita. Poiché questi aggregati sono contaminati dal seme del karma e delle afflizioni mentali, quando incontrano oggetti desiderabili e indesiderabili, sorgono i pensieri disturbanti come l’attaccamento e la rabbia. Poiché il seme dei pensieri disturbanti è presente, si crea di nuovo il karma. Il karma e i pensieri disturbanti fanno sì che l’aggregato di coscienza circoli, o si unisca, agli aggregati della prossima vita.

Anche se questo corpo grossolano non ha un continuum nella vita successiva, l’aggregato della coscienza continua nella vita successiva. Da una vita all’altra, circola continuamente. Da una vita all’altra, dalla vita passata a quella presente, l’aggregato della coscienza non cessa. Si unisce a questi aggregati attuali e poi si unisce agli aggregati della vita successiva. Ecco perché questi aggregati sono chiamati samsara, o esistenza ciclica.

Il TARE mostra quindi che Tara libera gli esseri senzienti dal samsara, dalla vera sofferenza o dai problemi. Le sofferenze specifiche degli esseri umani sono nascita, invecchiamento, malattia e morte; incontrare oggetti indesiderabili e provare avversione; non trovare oggetti desiderabili o trovarli ma non ottenere soddisfazione. Non importa quanto piacere si possa provare, non c’è soddisfazione. Per quanto inseguiamo un desiderio, non c’è alcuna soddisfazione.

Inoltre, nulla nel samsara è definitivo: dovremo lasciare il corpo ancora e ancora e prenderne un altro, ancora e ancora. In questo modo, sperimentiamo continuamente la sofferenza di unirci a un altro corpo.

La madre della nostra vita attuale è nata da sua madre, tua nonna; tua nonna è nata da un’altra madre che, a sua volta, è nata da un’altra madre. Lo stesso vale per nostro padre. Il corpo che abbiamo attualmente è la raccolta di tutto lo sperma e del sangue che è passato da genitore a figlio per generazioni un numero incalcolabile di volte, da quando la Terra si è evoluta, da quando esistono gli esseri umani. Questo insieme di sperma è arrivato a noi attraverso nostro padre, nostro nonno, il nostro bisnonno e così via. Lo stesso vale per il sangue, attraverso nostra madre, nostra nonna e così via. Dal momento che il corpo che abbiamo ora è la prosecuzione di tutti questi spermatozoi e del sangue di tutti gli altri esseri, non c’è alcuna essenza a cui aggrapparsi; non c’è motivo di attaccarsi a esso, a questo samsara. Gli scarichi di tutti i bagni di una grande città confluiscono in una fogna: il corpo è proprio come questa fogna.

Se ci uniamo sempre al corpo in questo modo, i nostri problemi non finiranno mai: se abbiamo uno status elevato, cadremo in basso. Accade continuamente. Quando nasciamo, nasciamo da soli; quando moriamo, moriamo da soli. Questo corpo non accompagnerà la coscienza, che andrà da sola nella prossima vita. Tutto questo è vera sofferenza. Se ci affidiamo a Tara, prendendo rifugio in lei e praticando le sue pratiche – come la recitazione di mantra o lodi – con il TARE, Tara ci libererà da tutte queste vere sofferenze.

Il significato di TUTTARE

La seconda parola, TUTTARE, ci libera dalle otto paure. Ci sono otto paure legate ai pericoli esterni provenienti dal fuoco, dall’acqua, dall’aria, dalla terra e anche da cose come i ladri e gli animali pericolosi. Tuttavia, i pericoli peggiori derivano da ignoranza, attaccamento, rabbia, orgoglio, gelosia, avarizia, dubbi e visioni errate. Questi otto pensieri inquietanti che abbiamo nella mente sono i veri pericoli. Prendendo rifugio in Tara e praticando Tara, ce ne liberiamo e al tempo stesso ci liberiamo anche dai pericoli esterni, poiché questi ultimi derivano dai pensieri disturbanti interni.

Questa seconda parola, TUTTARE, ti libera dalle otto paure, ci libera dalla vera causa della sofferenza: il karma e i pensieri disturbanti (le afflizioni mentali) che sorgono continuamente. Prendendo rifugio in Tara e praticando Tara, ci liberiamo dalla vera causa della sofferenza: questo è il significato di TUTTARE.

Il significato di TURE

La terza parola, TURE, ci libera dalle malattie. Ora, delle Quattro Nobili Verità, TURE indica la cessazione della sofferenza, che è il Dharma definitivo. Per quanto riguarda la liberazione dalle malattie, la vera malattia di cui soffriamo è l’ignoranza, la mancata conoscenza della natura assoluta dell’io e tutti i pensieri disturbanti che nascono da questa ignoranza. Queste sono le malattie reali e gravi che abbiamo. Con la cessazione di tutte queste malattie causate dai pensieri disturbanti, cessano anche tutte le vere sofferenze, tutti i problemi che ne derivano. Liberandoci dalle malattie, TURA ci libera dalla vera causa, i pensieri disturbanti, e anche dalle vere sofferenze.

Come possiamo raggiungere questo Dharma definitivo, questa vera cessazione della causa della sofferenza e del suo risultato? Cosa ci può portare a questo stato, alla cessazione della sofferenza, che è il significato di TURE? Praticando il vero sentiero. Come rivelato nei sentieri dei Veicoli Minori degli Uditori e dei Realizzatori Solitari e nel sentiero Mahayana, il vero sentiero è la saggezza che percepisce direttamente la vacuità. Questo è il Dharma assoluto. Realizzare questa saggezza nella nostra mente ci porta allo stato di cessazione della sofferenza. Questo vero sentiero è contenuto in TUTTARE, che ci libera dalle otto paure. E come ho appena spiegato, la terza parola, TURE, ci libera dalla malattia vera e propria, i pensieri disturbanti, le afflizioni mentali.

La conclusione è che prendendo rifugio in Tara, eseguendo le pratiche di Tara come la recitazione del suoo mantra di Tara e praticando il sentiero in esso contenuto, possiamo raggiungere lo stato di piena illuminazione con i quattro kaya, ovvero la cessazione, liberato dalle due oscurazioni. 

In breve, OM TARE TUTTARE TURE SVAHA significa “Mi prostro alla Liberatrice, Madre di tutti i Vittoriosi”. Tara è la madre di tutti i Vittoriosi, o buddha. Perché i buddha sono chiamati “Vittoriosi”? Perché sono vittoriosi sulle due oscurazioni.

Tara la Madre

Tara è chiamata Madre perché è la madre che dà alla luce i bambini. Il vero significato di Tara è la saggezza trascendentale di beatitudine e vacuità non duale, che vede la verità assoluta e convenzionale di tutta l’esistenza. Questo è il guru assoluto, il vero guru; e dovremmo comprendere il vero significato di guru. Ora, anche se hanno aspetti e nomi diversi, tutti i buddha nascono da questa saggezza trascendentale di beatitudine e vacuità non duale, che è il dharmakaya. In realtà, ogni buddha è l’incarnazione di questo guru assoluto: uno si manifesta in molti; molti si manifestano in uno. Il guru assoluto si manifesta in tutti questi vari aspetti del buddha; l’essenza di tutti i buddha è il guru assoluto. Il vero significato di guru, il guru assoluto, si manifesta nell’aspetto ordinario come il guru della verità convenzionale, il lama da cui ricevete direttamente gli insegnamenti.

Come ha spiegato Khedrup Sangye Yeshe: “Prima del guru, non esiste nemmeno il nome ‘Buddha’”. L’intera Guru Puja esprime che il fondamento è il guru, il dharmakaya, la saggezza trascendentale dell’unione non duale di beatitudine e vacuità. Fin dall’inizio, mentre sperimentiamo una grande beatitudine, ci manifestiamo come guru-divinità. Anche il campo dei meriti della prima generazione deriva dall’inseparabile beatitudine e vacuità e da questo campo prendiamo l’iniziazione; chiediamo che ci vengano concesse le benedizioni per generare le realizzazioni del sentiero graduale verso l’illuminazione dall’inizio alla fine e facciamo anche i quattro tipi di offerta (esterna, interna, segreta e assoluta). Alleniamo la nostra mente con queste meditazioni, che si evolvono dalla beatitudine e dalla nullità non duale.

Per prima cosa incontriamo il guru esternamente e separatamente. Dopo aver ricevuto gli insegnamenti, studiamo, riflettiamo e meditiamo sul sentiero che ci ha rivelato. Sulla base della corretta devozione al guru, realizziamo gradualmente il rimedio del sentiero e rimuoviamo le nostre oscurazioni. Quando le oscurazioni sono completamente rimosse, incontriamo il guru mentalmente.

Sulla base dell’attuazione dei Tre Aspetti Principali del Sentiero, riceviamo le quattro iniziazioni perfette dello yoga tantra supremo, che piantano definitivamente nella nostra mente i semi dei quattro kaya. Questo ci permette di praticare l’unificazione di chiara luce e del corpo illusorio. Realizzando gradualmente questo sentiero, possiamo eliminare completamente anche la visione duale sottile, facendo cessare anche le menti grossolane delle visioni bianche, rosse e nere, che sono più sottili delle menti grossolane precedenti ma ancora grossolane se paragonate alla mente sottile della chiara luce.

Quando si raggiunge il dharmakaya, la saggezza trascendentale dell’unione non duale di beatitudine e vacuità, abbiamo raggiunto il guru. Abbiamo esaudito la richiesta che esprimiamo nella nostra consueta preghiera di consacrazione: “Grazie a tutti questi meriti, possa io raggiungere rapidamente l’illuminazione del guru-Buddha e condurre ogni singolo essere senziente all’illuminazione del guru-Buddha”. In realtà, addestrando la nostra mente con queste meditazioni e sviluppandola sul sentiero, il nostro continuum mentale diventerà quello del guru. In futuro, diventeremo davvero il guru che abbiamo visualizzato.

Quindi, tutti i buddha nascono dal guru assoluto, la saggezza trascendentale dell’unione non duale di beatitudine e vacuità, che è il vero significato di Madre. Questa saggezza trascendentale, questa mente sottile completamente pura, si manifesta in questo aspetto femminile che viene chiamato “Tara”.

Normalmente i bambini si sentono molto più vicini alla madre che al padre. Quando hanno qualche problema, la maggior parte è alla mamma che si rivolge. Non so se anche in Occidente, ma in Oriente persino gli adulti, quando hanno un dolore o un problema grave, si affidano alla madre.

(…) Tuttavia, Tara è molto più vicina a noi di nostra madre.

Tratto e tradotto da Tara the Liberator

Tutti i diritti riservati © Nalanda Edizioni FPMT (2024)

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