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Alla scoperta del Tantra

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La psicologia del tantra buddhista

Rob Preece La psicologia del tantra buddhista Un approccio occidentale al Vajrayana Traduzione di Francesco Cappellini Edizione: brossura, 324 pp. ISBN 979-12-80233-29-5 Clicca qui e visiona l'indice del libro!

Prepararsi al Tantra

Rob Preece Prepararsi al Tantra Creare la base psicologica per la pratica Traduzione della Ven. Ghialten Ciotso (Daniela Brandstetter) Edizione: brossura, 270 pp., con illustrazioni in bianco e nero ISBN 979-12-80233-26-4 Clicca qui e visiona l'indice del libro!

Secondo Rob Preece, esiste un rapporto significativo tra la psicologia junghiana e il tantra buddhista, basato su diverse affinità e complementarietà tra le due discipline. Preece, psicoterapeuta e praticante di lunga data del Buddhismo tibetano, esplora queste connessioni in profondità in questi due volumi.

  • Lavorare con l’inconscio: sia la psicologia junghiana sia il tantra buddhista si occupano intensamente dell’inconscio. Jung parlava di archetipi e dell’ombra come aspetti importanti dell’inconscio collettivo, mentre il tantra buddhista esplora le emozioni e le energie nascoste della mente, proponendo un metodo per trasformarle.
  • Individuazione e realizzazione del Sé: Jung considerava l’individuazione, il processo di realizzazione del Sé, come il fine ultimo dello sviluppo psicologico. Allo stesso modo, il tantra buddhista mira alla realizzazione della propria natura illuminata, spesso descritta come il raggiungimento dello stato di Buddha.
  • Simbolismo e immaginazione: entrambe le tradizioni utilizzano ampiamente il simbolismo e l’immaginazione. I mandala, ad esempio, sono comuni sia nella pratica junghiana (come rappresentazioni del Sé) sia nel tantra buddhista (come strumenti di meditazione e realizzazione).
  • Alchimia interiore: a psicologia junghiana si è ispirata all’alchimia come metafora del processo di trasformazione psicologica. Analogamente, il tantra buddhista utilizza pratiche che possono essere viste come una forma di alchimia interiore, trasformando le energie mentali grezze in saggezza illuminata.
  • Integrazione degli opposti: Jung poneva grande enfasi sull’integrazione degli opposti (ad esempio, anima e animus, conscio e inconscio) come via per raggiungere l’interezza. Il tantra buddhista lavora con il principio di unione degli opposti, come il maschile e il femminile, nel simbolismo di divinità unite in yabyum (unione sessuale).
  • Approccio esperienziale: Entrambe le discipline pongono enfasi sull’esperienza personale diretta. La psicoterapia junghiana utilizza tecniche come l’immaginazione attiva e l’analisi dei sogni per esplorare il mondo interiore dell’individuo, mentre il tantra buddhista utilizza meditazioni elaborate e pratiche rituali per accedere e trasformare gli stati mentali.

Attraverso questi due saggi Rob Preece mette in luce quanto la psicologia junghiana e il tantra buddhista offrano vie complementari per esplorare e trasformare la propria psiche, entrambe puntando alla realizzazione del pieno potenziale umano attraverso l’integrazione e la trasformazione delle energie mentali ed emotive.

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