Il cibo dei bodhisattva. Insegnamenti buddhisti sull’astensione dalla carne

Shabkar Tsokdruk Rangdrol
Il cibo dei bodhisattva
Insegnamenti buddhisti sull’astensione dalla carne

Traduzione della Ven. Ghialten Ciotso (Daniela Brandstetter)
Con postfazione di Angelo Vaira e un testo di Lama Zopa Rinpoce

Copertina elaborata da un’opera di Lasha Mutual
Edizione: brossura, 214 pp.
ISBN 979-12-80233-33-2

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Basato sugli insegnamenti del Buddha, questo libro offre il più convincente e appassionato atto d’accusa contro l’alimentazione a base di carne che si possa trovare nella letteratura tibetana e si rivolge a chiunque sia interessato al vegetarianesimo come questione morale o spirituale.  Gli insegnamenti del Buddha mostrano come le abitudini distruttive possano essere esaminate e trasformate gradualmente dall’interno. L’obiettivo non è quello di reprimere il desiderio di carne e prodotti animali facendo leva sulla forza della volontà, ma di sviluppare una sincera compassione e sensibilità verso la sofferenza degli animali, in modo che il desiderio di sfruttarli e cibarsene si dissolva spontaneamente.  I testi presentati in questo volume sono due. Uno è un estratto del Libro delle meraviglie di Shabkar e consiste in un vasto repertorio di citazioni tratte dalle scritture buddhiste e dagli insegnamenti dei maestri del buddhismo tibetano che si oppongono al consumo di carne, con il commento di Shabkar.  Il secondo, il Nettare dell’immortalità, è un discorso sull’importanza di sviluppare la compassione per gli animali.  Il volume è arricchito di un saggio di Angelo Vaira per inquadrare il tema della vita affettiva degli animali e delle loro condizioni di vita nel mondo contemporaneo e dagli insegnamenti sui cinque Grandi Mantra di Lama Zopa Rinpoce tratto da Il potere dei mantra. 
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Shabkar Tsokdruk Rangdrol

Maestro tibetano del XIX secolo divenuto noto come Shabkar Lama, il “Lama dell’Impronta Bianca”, dopo aver trascorso anni in meditazione sul Monte Kailash, in un luogo remoto non lontano dalla Grotta dei Miracoli di Milarepa, vicino alla famosa Impronta Bianca, una delle quattro impronte che si dice siano state lasciate dal Buddha quando viaggiò miracolosamente verso il Kailash.

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