Thubten Chodron racconta come è nato I primi passi sul sentiero buddhista

Thubten Chodron racconta come è nato "I primi passi sul sentiero buddhista"

Thubten Chodron racconta come è nato I primi passi sul sentiero buddhista

Thubten Chodron racconta come è nato "I primi passi sul sentiero buddhista"

La Ven. Thubten Chodron racconta come è nato “I primi passi sul sentiero buddhista“, il libro di prossima pubblicazione che ha scritto insieme a Sua Santità il Dalai Lama.

Leggi la trascrizione dell’intervento di Thubten Chodron:

Dunque, abbiamo qui l’uscita di un altro nuovo libro intitolato “I primi passi sul sentiero buddhista” (“Approaching the Buddhist Path”), scritto congiuntamente da Sua Santità e me, ed è il primo volume di una serie di libri denominata “Saggezza e della Compassione”. L’intera serie sarà quindi costituita da molti volumi: questo è il primo. La storia di questo libro ha un’origine interessante. Per le persone che iniziarono a studiare il Buddhismo tibetano negli anni ‘60-‘70 – e in qualche misura anche negli anni 80 – non c’era molto materiale tradotto in inglese. Ci si affidava molto agli insegnamenti dei nostri maestri e i nostri maestri erano soliti usare testi tibetani e insegnare direttamente da questi, di solito il Lam Rim (gli Stadi del Sentiero).

Gli insegnamenti erano meravigliosi ma la difficoltà era data dal fatto che questi testi erano stati scritti per persone Buddhiste sin dall’infanzia, che conoscevano già argomenti quali la rinascita, il Buddha, Dharma e Sangha e quindi in qualche modo credevano già in questi temi. Il Lam Rim iniziava infatti con argomenti quali l’affidamento all’insegnante spirituale, la preziosa vita umana, tema che già introduce i vari diversi reami di rinascita. In più, le storie adottate per illustrare questi temi erano tratte dalla cultura tibetana, risuonando veramente naturali per i tibetani. La maggior parte di noi che proveniva da un’altra cultura, nell’udire queste storie si domandava: “Cosa significa questo? Quale insegnamento dovremmo ricavare da ciò?”.

Poi c’erano altri concetti di cui non avevamo mai sentito parlare prima perché non fanno parte della nostra cultura.

E quindi facevamo del nostro meglio, ma era chiaro che per noi era come “saltare” nel mezzo del discorso. Allora, dopo qualche tempo, ebbi un’idea: beh, come sarebbe bello se Sua Santità scrivesse un testo relativamente breve e tale che i Ghesce possano usarlo quale testo radice per l’insegnamento del Lam Rim. Che avesse molti contenuti preliminari riguardanti la rinascita, la natura della mente e molti altri di questi argomenti capaci d’introdurre al Dharma, anziché saltare subito nei temi centrali del discorso.

E così, nel 1993, chiesi un appuntamento con Sua Santità.

Ci vollero due anni prima di ottenerlo. Nel 1995 chiesi cortesemente a Sua Santità di scrivere tale testo che potesse essere di beneficio agli studenti non tibetani. Sua Santità disse: “Va bene, ma prima dovremmo preparare un testo esplicativo più ampio”. Mi invitò quindi a raccogliere il materiale necessario, mi diede alcune trascrizioni di suoi insegnamenti di Lam Rim. Inoltre, mi suggerii di raccogliere altro materiale sugli insegnamenti di Sua Santità sul Lam Rim e… di partire! (risata). E questo è ciò che feci.

Raccolsi materiale da insegnamenti che avevo ascoltato da Sua Santità, trascrizioni e altro materiale simile e di tutto ciò provai a tracciarne i punti essenziali.

Ritornai da Sua Santità tempo dopo (alcuni anni) per parlarne, perché avevo l’idea che il libro dovesse anche rispondere anche alle molte domande che si pongono gli studenti di Dharma occidentali ma che non si porrebbero quelli asiatici, quali ad esempio: “Come si fa a sapere che il Buddha esiste?” oppure “Come si sa che la rinascita esiste?” o anche “Cosa dice la scienza? Come interagisce il cervello con la mente?” e numerosi altri argomenti simili.

E così riportai una lista di domande, tra le quali alcune che avevo io stessa, e altre che avevo raccolto da altri studenti di Dharma. Ho cominciato quindi per un po’ di anni a scrivere il testo e a ritornare periodicamente da Sua Santità per parlarne, ponendo altre domande, annotando e integrando le sue risposte nei manoscritti, ritornando nuovamente e così via…

Poi, ad un certo punto mi disse:

“È meglio che il libro sia specifico, non abbiamo bisogno di un altro libro sul Lam Rim, ne abbiamo già di ottimi. È necessario che tu includa materiale riguardante anche le tradizioni Pali e Cinese in modo che chi legge possa farsi un’idea più ampia di ciò che è il Buddhismo, e che anche gli studenti Tibetani conoscano le altre tradizioni Buddhiste”.

E di nuovo ritornai a casa per fare questi adattamenti, per poi andare in Tailandia (presentata con una sua lettera), lì studiai Theravada, e poi parlai con i miei amici cinesi, lessi libri sul Buddhismo cinese e… aggiunsi il tutto.

Quando ritornai… beh, Sua Santità pensava si trattasse di un solo libro e invece era… (mima con le mani un libro enorme).

Penso che, quando alla fine dissi a me stessa “OK, adesso mi fermo”, ecco: ben 2000 pagine preparate al computer a interlinea singola.

A quel punto egli disse chiaramente che sarebbe stato meglio innanzitutto far precedere il libro da uno analogo che trattasse tutte le tradizioni Buddhiste. Quando ritornai alcuni anni dopo, tutto ciò diede origine al libro “Buddhism: One Teacher, Many Traditions” (“Che cosa è il Buddhismo: Un maestro e molte tradizioni”) mentre il resto diventerà il suo maggior lavoro in lingua inglese, fondato in qualche modo sul lavoro del Sentiero Graduale, ma con molti altri contenuti, in quanto Egli sottolineava sempre che dovremmo studiare i testi filosofici classici e non solo il Lam Rim.

Tuttavia, una volta che questi testi tradotti vengono consultati, si trovano delle frasi che risultano lunghe così (mima con le mani), per il tentativo da parte dei traduttori di compiere un lavoro eccellente, e con un vocabolario che porta a domandarsi “Oh cielo, cosa mai significa questo?”. Così ciò che cercai di fare fu di estrarre alcuni dei punti principali dei testi filosofici e inserirli nei punti corrispondenti del Lam Rim. Lo scopo era offrire ai lettori un libro più… sostanziale, beh “sostanziale” non è il termine giusto, forse più approfondito riguardo certi argomenti, presentati sia dal punto di vista della tradizione filosofica che da quella pratica, e questo è ciò sul quale è basata la serie “Saggezza e Compassione”.

Essere buddhisti nel XXI secolo. presentazione con Thubten Chodron

E questo è il primo volume. Contiene molte di quelle che ho pensato fossero informazioni di grande aiuto per le persone desiderose prima di tutto di apprendere, prima ancora di entrare nel Lam Rim.

Perché sì, è meglio prima conoscere, in modo di avere una più ampia prospettiva! E come Sua Santità inizia sempre, il primo capitolo è un’esplorazione del Buddhismo. Il Buddhismo nel mondo moderno, il Buddhismo e le altre religioni, ecc. Una sorta d’introduzione.

Dopo, entra nella visione buddhista della vita: se ascoltate quando insegna in Occidente, lui affronta direttamente argomenti quali le Due Verità, le Quattro Verità, la natura della mente, i Quattro Sigilli. Lui entra nel pieno di questi argomenti filosofici molto tecnici perché ritiene che gli occidentali siano gente intelligente, e che sia necessario dar loro temi ai quali pensare così da ottenere una corretta comprensione sin dall’inizio.

Il capitolo 2 parla dunque della visione Buddhista della vita.

Il capitolo 3 riguarda la mente e le emozioni e il contenuto deriva in parte dalle conferenze Mind and Life, le prime, quando parlavamo di argomenti quali “Il Buddha ha emozioni?” (risata), è quindi molto pratico: in esso Sua Santità ci parla di come non si tratti della sopravvivenza del più adatto, quanto della sopravvivenza del più cooperativo.

Vi è quindi un capitolo inerente la storia, perché penso sia utile per gli studenti di Dharma avere una qualche prospettiva circa le origini e la diffusione del Buddhadharma in questi 26 secoli, 25 dall’epoca del Buddha. Si parla inoltre dei tre giri della ruota del Dharma allo scopo di dare un’idea sull’organizzazione degli insegnamenti. E quindi temi quali gli insegnamenti nascosti, quelli affidabili e l’enfasi data da Sua Santità e dal Buddha alla verifica degli insegnamenti tramite l’analisi, l’esame e così via.

Abbiamo poi un capitolo sull’importanza della gentilezza e della compassione, con insegnamenti sull’addestramento della mente in otto punti, e questo in quanto si ha bisogno d’imparare subito fin dall’inizio l’addestramento mentale e come lavorare con le emozioni …. non puoi aspettare la fine del Lam Rim per conoscere questi aspetti. E ancora, un capitolo su un approccio sistematico e i diversi modi di approcciare il Buddhismo che vari Pandit e saggi hanno proposto nel tempo, con le rispettive differenti strutture.

Quindi un paio di capitoli che offrono molti consigli pratici, su saggezza e fede, purificazione e raccolta di meriti, il ruolo svolto dalle preghiere e dai rituali, lo studio, riflessione e meditazione, memorizzazione e dibattito. Si tratta di aspetti che è necessario conoscere prima ancora d’iniziare.

Segue un capitolo sui segnali di avanzamento nella pratica, su come misurare i propri progressi.

Abbiamo poi un capitolo su riflessioni personali di Sua Santità, dove egli ci parla un po’ della sua vita e di come pratica nel corso della giornata. E infine un capitolo conclusivo sul lavoro nel mondo, perché per chi inizia è importante conoscere come avere buona salute e come affrontare le malattie, come mantenere un’attitudine positiva e beneficiare gli altri, e temi quali:

  • il Buddhismo impegnato
  • Scienza e Buddhismo
  • Business e Buddhismo
  • Arte e Buddhismo
  • dialogo interreligioso
  • uguaglianza di genere
  • come relazionarsi con altre religioni e non essere settari

Tutti argomenti che penso sia importante che le persone apprendano e sui quali è necessario che riflettano prima d’iniziare a praticare realmente il sentiero. Questo, in modo da avere uno schema della visione Buddhista del mondo, della sua storia e di come i suoi insegnamenti sono strutturati, e così via.

Questo è quindi il primo volume. OK? Il volume due continua con del materiale introduttivo e uscirà a maggio 2018 e… sono tentata di dirvelo ma mi devo contenere… ha dei capitoli molto belli specialmente quando Sua Santità parla di come relazionarsi con il maestro spirituale, come essere un discepolo adatto, questo genere di temi che sono così importanti da conoscere. E altri argomenti… Vi dirò qualcosa di più quando uscirà (risate).

Nel frattempo, “I primi passi sul sentiero buddhista” sta uscendo adesso e dovrebbe essere disponibile nelle librerie il 15 agosto e si può avere tramite Amazon e direttamente da Wisdom Publications che pubblica la serie intera. Voglio quindi ringraziare veramente Wisdom Publications perché hanno fatto davvero un bel lavoro nel produrre “Avvicinarsi al sentiero Buddhista”.

Penso che la copertina sia fantastica e tutte le copertine della serie avranno un aspetto simile ma con diverse immagini e diversi colori laterali. Inoltre, vi sono fotografie nel libro per provare a trasmettere al lettore un’idea della pratica Buddhista in Oriente e Occidente, e anche perché una fotografia dice più di mille parole, penso che veramente ci aiuti a capire. Abbiamo messo più fotografie possibili sul lato sinistro del libro. Molte grazie a Wisdom Publications e a David Kittelstrom, per la redazione.

I primi passi sul sentiero buddhista sta per uscire in italiano!

Stiamo per pubblicare il primo libro della serie “Saggezza e Compassione“, in inglese al settimo volume.

Assicurati di prenotare la tua copia. Vai sulla pagina del libro e compila il form: ti invieremo una mail appena il libro sarà disponibile.

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