La violenza di genere è una delle peggiori manifestazioni di discriminazione nei confronti delle donne e delle bambine ed è la più diffusa e pervasiva violazione dei diritti umani a livello mondiale. Colpisce più di una donna su tre, una cifra che è rimasta sostanzialmente invariata nell’ultimo decennio. Secondo le ultime stime, ogni ora più di 5 donne o ragazze vengono uccise da un membro della propria famiglia.

Dichiarazione congiunta degli organismi delle Nazioni Unite per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, 25 novembre 2022.

Le emergenze globali, le crisi e i conflitti hanno ulteriormente intensificato la violenza contro le donne e le bambine e hanno esacerbato i fattori di rischio. Dall’inizio della pandemia di COVID-19, il 45% delle donne ha dichiarato di aver subito in prima persona una forma di violenza o che l’aveva subita una donna di sua conoscenza. I disastri naturali, molti dei quali sono resi più frequenti dai cambiamenti climatici, aggravano tutti i tipi di violenza di genere contro donne e bambine. Lo si è già visto in contesti diversi come l’uragano Katrina (2005), il terremoto di Haiti (2010), il terremoto di Christchurch, Nuova Zelanda (2011), i cicloni tropicali di Vanuatu (2011), le ondate di calore in Spagna (2008-2016) e gli incendi di sterpaglie in Australia (2019-2020).

Con la rapida espansione della digitalizzazione, la violenza online e quella facilitata dalla tecnologia contro le donne e le bambine stanno esacerbando le forme di violenza esistenti portando all’emergere di nuovi modelli e forme di abuso e aggressione.

Allo stesso tempo, si è assistito a un aumento dei movimenti contrari ai diritti, compresi i gruppi antifemministi, con una conseguente riduzione dello spazio per la società civile, un contraccolpo contro le organizzazioni per i diritti delle donne e un aumento degli attacchi contro le difensore dei diritti umani e le attiviste.

In questo contesto, porre fine alle violenze basate sul genere potrebbe sembrare inimmaginabile, ma non è così. Una riduzione su larga scala della violenza contro le donne può essere ottenuta grazie a un intenso attivismo e a un’intensa attività di advocacy femminista, unita a un’azione multisettoriale basata sull’evidenza, sulla pratica e sugli investimenti. È dimostrato che movimenti femministi forti e autonomi sono il fattore critico per porre fine alla violenza contro le donne e le bambine.

Quest’anno, attraverso la campagna UNiTE del Segretario Generale, UN Women e tutte le agenzie delle Nazioni Unite invitano i governi e i partner ad agire ora per porre fine alla violenza contro le donne e a mostrare la loro solidarietà ai movimenti e agli attivisti per i diritti delle donne:

• Aumentando i finanziamenti e il sostegno a lungo termine alle organizzazioni per i diritti delle donne che lavorano a soluzioni efficaci per prevenire e rispondere alla violenza contro le donne.
• Opponendosi alla riduzione dei diritti delle donne, amplificare le voci dei difensori dei diritti umani e dei movimenti femministi nella loro diversità e mobilitare un maggior numero di attori a unirsi ai movimenti per porre fine alla violenza contro le donne e le bambine in tutto il mondo.
• Promuovendo la leadership e la partecipazione di donne e ragazze negli spazi politici e decisionali, dai livelli globali a quelli locali, compresi i processi di sviluppo, umanitari e di pace.
• Rafforzando i meccanismi di protezione per prevenire ed eliminare la violenza, le molestie, le minacce, le intimidazioni e la discriminazione nei confronti delle donne difensori dei diritti umani e delle attiviste per i diritti delle donne.

Oggi chiediamo a tutti di fare la propria parte. Tutti possono fare la differenza. Sii un attivista. UNiTE per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze.

Firmatari della dichierazione

Dipartimento Affari Politici e di Pace
Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo
Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani
Programma di sviluppo delle Nazioni Unite
Entità delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne (UNWomen)
Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine
Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione
Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne e le bambine, le sue cause e conseguenze
Programma alimentare mondiale (FAO)
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)