Voi siete karma e non potete sfuggirgli

Voi siete karma e non potete sfuggirgli

Si può spiegare il karma in molti modi diversi, anche dal punto di vista accademico e analitico, ma in questo momento mi interessa darvi solo una semplice spiegazione.

Karma significa azione; le azioni del corpo, della parola e della mente sono karma. Per esempio, abbiamo appena recitato: “Prendo rifugio in Buddha, Dharma e Sangha; seguirò il Dharma”. Ma se non siamo consapevoli delle nostre azioni quotidiane di corpo, parola e mente, penso che sia difficile prendere realmente rifugio.

Prendere rifugio non può risolvere i vostri problemi se non siete consci delle vostre azioni. Anche siete convinti che il Buddha sia fantastico, che il Dharma sia fantastico e che il Sangha sia fantastico, questo non è sufficiente. Non è sufficiente dire: “OK, grazie alla meditazione, ai libri e ai Lama ho capito che il Buddhadharma è perfetto e chiaro. Ora so che questo è il mio sentiero”. Se vivete in questo modo anziché che essere consapevoli delle vostre azioni, il rifugio non potrà risolvere i vostri problemi. Il vero rifugio è dire e fare le cose avendo chiara in mente la motivazione del rifugio. E questo è il karma.

Karma significa agire in un certo modo, con una certa motivazione e sortendo un certo effetto interiore. Il karma può essere positivo o negativo. Le azioni che portano una reazione positiva sono chiamate moralità; le azioni che portano una reazione negativa sono chiamate immoralità. Qualsiasi azione – o possiamo chiamarla energia del corpo, della parola o della mente – che produce confusione, inquietudine, dolore o sofferenza è immorale. Quindi, per quanto possibile, dovremmo cercare di capire gli insegnamenti del Buddha, che affermano che certe azioni sono morali e altre immorali perché conducono rispettivamente a effetti positivi o negativi.

Se riuscite a capirlo, nella vostra vita quotidiana dovreste cercare di agire sempre nel modo più positivo possibile: “Se penso in questo modo e agisco in questo modo, a che tipo di risultato arriverà?” Farsi questa domanda è molto importante. Inoltre, il karma non è qualcosa in cui si crede e basta. Tutta la vostra energia, fin da quando siete nati, è legata al karma. L’esistenza del karma non dipende dal fatto che ci crediate o meno.

Per esempio, forse siete dubbiosi e pensate: “Non credo nel karma. Non credo in niente. È impossibile che sia il karma a rendermi felice o infelice”. Non importa quanto non siate d’accordo, anche il solo fatto che pensiate in questo modo è karma. Non importa quanto una persona possa non condividere gli insegnamenti del Buddha. Non ha proprio alcuna importanza. Perché tutto questo è karma. Pertanto, il karma è solo l’energia del corpo, della parola e della mente. Il corpo umano, la parola e la mente sono karma.

Il significato di karma include anche la relazione di causa ed effetto. Tutta la vostra energia fisica e mentale, qualsiasi vostra reazione produce altre azioni, non importa se ci credete oppure o no. Alcuni Occidentali pensano: “Beh, se sono buddhista e credo agli insegnamenti del Buddha, allora devo stare attento perché se no avrò un cattivo karma. Ma se non ci credo, il karma non ha alcuna importanza”.

Tanti Occidentali la pensano così, ne ho sentiti parecchi fare questo genere di affermazioni. Ma non è così. Il karma non dipende dal fatto che voi ci crediate o meno: il karma è una legge scientifica della natura, tutto qui. Una legge scientifica della: come potete rifiutarla? Di certo non è un’invenzione del Buddha.

C’è sempre un po’ di confusione riguardo alle parole orientali. La parola “karma” è sanscrita. Quando si dice “karma”, alcuni pensano: “Oh, il karma: roba da asiatici”. Non potete dirlo. Tutto di voi è karma. Voi siete karma e non potete sfuggirgli. Non importa se seguite un’altra religione, se siete indù, cristiani, atei o agnostici: siete completamente immersi nel karma.

Ecco perché il karma è molto pesante. È come per la sofferenza: non potete affermare “Non credo nella sofferenza”. Che ci crediate o meno la sofferenza esiste e anche voi state soffrendo.

Quando durante la meditazione la vostra mente gira come una trottola e divaga, si distrae senza mai fermarsi anche questo è il karma; i pensieri incontrollati che corrono, corrono come le lancette di un orologio sono karma. Senza capire l’attività del nostro corpo, della parola e della mente non capiremo mai come generare uno stile di vita positivo o negativo. Anche se abbiamo la profonda convinzione che il Buddhadharma sia la nostra via, stiamo ancora scherzando, ci prendiamo in giro da soli.

Il modo più semplice per vivere positivamente è esaminare le azioni quotidiane del vostro corpo, della vostra parola e della vostra mente. Per quanto possibile, cercate di esserne sempre consapevoli. Ciò che chiamiamo moralità, o etica, è orientare l’energia del corpo, della parola e della mente in una direzione positiva. In Occidente, le parole “moralità” e “immoralità” hanno una connotazione religiosa, siete convinti che la moralità è un’invenzione delle persone religiose. No! La moralità non è solo un’idea religiosa; non è una creazione filosofica. La moralità riguarda la natura.

Gli scienziati spiegano i fenomeni naturali: l’organico, l’inorganico, l’evoluzione degli esseri umani, dei pesci e delle scimmie. Tutto questo viene insegnato a scuola e fin da bambini si imparano queste cose. Dal punto di vista del Buddha, il karma è più vicino a ciò che si impara a scuola, insegnato nel modo più scientifico possibile. Il karma è simile.

Se riuscite a sviluppare la consapevolezza di come funzionano il vostro corpo, la vostra parola e la vostra mente, l’evoluzione della vostra vita quotidiana sarà simile a quella che avete imparato a scuola. Quando capirete il karma vi renderete conto di quanto immensamente efficace possa essere anche una sola piccola azione. Quando il Buddha spiegò il karma, una volta usò come esempio il seme dell’albero della bodhi. Conoscete l’albero della Bodhi a Bodhgaya? È enorme, non è vero? Il Buddha prese un seme dell’albero della Bodhi e disse che mettendo quel piccolo seme nel terreno, il risultato sarebbe stato un albero tanto enorme da poter dare riparo a cinquecento carri trainati da tori. Questo fu l’esempio che fece: un piccolo seme può produrre una pianta enorme. È la stessa cosa con il karma. Soprattutto l’effetto psicologico, che è molto più vasto di quello esteriore.

In Occidente, alcune persone pensano che il karma sia qualcosa di semplice, mentre la meditazione è una contemplazione profonda ed esoterica In realtà, secondo i Lamrim, la meditazione non è la cosa più importante. Ciò che è estremamente importante è mantenere la consapevolezza delle proprie azioni nella vita di tutti i giorni. Siate consapevoli delle vostre azioni e indirizzate quel che fate sulla strada giusta. Allora inizierete a sperimentare un effetto incredibile.

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Meditazione sulla vacuità

Jeffrey Hopkins
Traduttore e curatore: Leonardo Cirulli
Edizione: brossura, 1100 pagine, illustrato (bianco e nero)
ISBN: 978-88-942873-0-1

In questo importante lavoro, Jeffrey Hopkins, uno dei più eminenti studiosi del Buddhismo tibetano, offre una chiara esposizione della visione di Prasangika-Madhyamaka della vacuità presentata nella tradizione Gelug del Buddhismo tibetano.

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